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Albania dopo l’oblio europeo. In viaggio con Alexander Langer è un libro-documento, una raccolta di memorie, testimonianze e relazioni che raccontano un'esperienza collettiva di impegno civile e cooperazione tra l’Italia e l’Albania nei primi anni ’90, in un momento di transizione cruciale per il Paese delle Aquile. Il volume è anche un tributo all’instancabile opera di Alexander Langer, figura cardine del pacifismo europeo, che con passione e lucidità promosse un’attenzione attiva verso i “vicini dimenticati” del continente.
Attraverso un mosaico di interventi – rapporti ufficiali, diari di viaggio, lettere personali, resoconti di missioni istituzionali e iniziative solidali – il libro ripercorre le tappe del dialogo italo-albanese in un periodo di profondi mutamenti. L’Albania, uscita dall’isolamento e dal totalitarismo, cercava di rialzarsi, di ritrovare un posto nella “famiglia europea”, mentre in Italia si moltiplicavano le iniziative per sostenerne la rinascita sociale, culturale e democratica.
Tra i testi più significativi, spiccano la relazione parlamentare di Alexander Langer, i resoconti delle missioni dei Verdi, gli appunti del “Dossier Albania” e le testimonianze dirette di profughi e attivisti. Le voci di chi ha creduto nella cooperazione dal basso si intrecciano con i documenti ufficiali, componendo una narrazione plurale e umana.
Il libro si rivolge a chi si occupa di diritti umani, politica estera, storia dell’Europa orientale, ma anche a educatori, studenti, amministratori locali e cittadini consapevoli. È un invito a non dimenticare, a riconoscere la responsabilità storica dell’Italia nei confronti dell’Albania e a costruire relazioni fondate sulla solidarietà e la memoria condivisa.
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