Lieve come la neve e i paradossi, così inizia Il giardiniere smarrito. Esce per la collana dei Quaderni d’Ontignano che prende nome da un luogo reale, ma senza più identità agricola né contadini. Un posto di campagna, trasformato in residenza per ex cittadini. Il libro, scritto da Oliva di Collobiano, usa l'immagine della neve che muta i contorni alle cose, il felice nomadismo di un personaggio inventato e la commozione di un aggettivo per smarrire anche il lettore...
Un viaggio attraverso i giardini più straordinari del vecchio mondo alla ricerca del colloquio tra le opere umane e la natura. Questo libro, frutto di anni di lavoro nel giardino, è un inno all'essenza... Continua »